E tutto prende fuoco, racconta, anche la sua anima. Filomena da allora subisce 25 operazioni al viso.
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Scappate prima e poi denunciate. Rivolgetevi ai centri antiviolenza come Spaziodonna a Salerno.
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Antonella Citro. Secondo gli ultimi dati pubblicati dal Censis sugli episodi di violenza di genere, sono le donne uccise tra il primo agosto e il 31 luglio Aumentano le donne che si rivolgono ai centri antiviolenza, segno che sta cadendo il muro di omertà e tabù che aleggia attorno a queste vicende e che gli sportelli funzionano nello stare accanto alle donne.
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Modera il dibattito Angela De Franco. Tags codice rosso sportello antiviolenza la ginestra. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Una volta sola la madre-fattrice è stata trovata dai carabinieri subito dopo il parto con un cadaverino soffocato sotto le lenzuola insanguinate, il cordone ombelicale ancora attaccato alla placenta. Antonietta si sarebbe, infatti, sbarazzata del figlio per qualche imprevisto, forse perché non aveva fatto in tempo a recarsi nella "solita clinica romana" e aveva tentato un parto solitario.
Atena Lucana, al via il corso di formazione per contrastare la violenza di genere.
Era il 31 gennaio dell' anno scorso. L' ultima gravidanza, invece, è stata portata a termine nemmeno due mesi fa, e anche questa volta del neonato non ci sono tracce. L' ho buttato, ho avuto un aborto spontaneo e l' ho buttato nel gabinetto", ha tentato di giustificarsi Antonietta Giacobino, quando nella notte i carabinieri della stazione di Noepoli e quelli della compagnia di Senise le hanno notificato l' ordine di custodia cautelare in carcere firmato dal gip Umberto Rana.
Questa volta non le è andata bene come in passato. Una "ispezione corporale" che il pm Comodi lo stesso magistrato che si occupa dell' inchiesta sull' usura in Val d' Agri nella quale è indagato il cardinale di Napoli Michele Giordano aveva affidato a un ginecologo, aveva già accertato che il parto c' era stato e s' era trattato anche di un parto tranquillo, "fisiologico". Secondo l' accusa il Magni, padre dei cinque neonati che sarebbero stati venduti e di quello morto asfissiato la stessa Giacobino ha ammesso a un maresciallo dei carabinieri che una volta ha partorito a Roma e che il figlio le è stato subito sottratto , si occupava anche di "sistemarli".
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L' uomo già nel ha patteggiato una pena a un anno e quattro mesi per soppressione di stato civile. L' episodio riguardava un bambino partorito dalla Giacobino. Per il resto, come la ragazza madre, era riuscito a farla sempre franca.