Per farmacia consolidata dislocata nell'alto casertano, ricerchiamo figura professionale con comprovata esperienza, al fine di valutarne l'inserimento nel gruppo di lavoro. Si richiedono conoscenza dei cardini fondamentali della professione, empatia, spirito di iniziativa. Si offrono un ambiente di lavoro sano, un inquadramento chiaro, una retribuzione soddisfacente. Per informazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. Visualizza CV. Farmacia di Caserta cerca farmacista a tempo pieno per gestire gli aspetti dell' attività professionale compresa la cura del reparto cosmetico.
Inviare Curriculum a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. Farmacia dell' Agro Aversano cerca farmacista a tempo pieno per gestire tutti gli aspetti dell' attività professionale compresa la cura del reparto cosmetico. Costituiranno titolo preferenziale l'aver già conseguito autonomia professionale e la residenza in zona. Si prega di inviare proprio curriculum vitae a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots.
Portaportese | annunci gratuiti a Roma e nel Lazio
Invia Curriculum Invia Offerta. Mostra tutto Cerco Offro. Cercasi Farmacista Donna max 32 anni, anche prima esperienza, per lavoro part-time a tempo determinato. Sul lato a monte della strada romana, si conservano due tratti di sostruzioni repubblicane utilizzate per il contenimento di grossi terrapieni. Non restano, invece, tracce della Porta Romana che consentiva l'accesso alla città provenendo da Roma.
La poderosa struttura sorge sulle pendici sud orientali di Montecassino. Edificata con grandi blocchi squadrati e perfettamente connessi senza malta, tenuti insieme solo da graffe di piombo all'interno, ha resistito all'usura del tempo, ai terremoti e, per ultimo, alla furia della guerra, senza subire sostanziali danni.
Le origini del manufatto sono senz'altro oscure: lo si fa risalire tra il I secolo avanti Cristo ed il I dopo Cristo. Il Ninfeo Ponari si trova nella zona mediana dell'antica Casinum. Si tratta di un edificio datato I secolo a. Il ninfeo risulta semi-incassato nel terreno e coperto da una volta a botte a sesto ribassato, presenta una pianta rettangolare, chiuso su tre lati e completamente aperto su quello frontale.
Le tre pareti sono movimentate dalla presenza di nove nicchie tre per ogni parete a pianta rettangolare e copertura piana. Fatta costruire nel X secolo dall'abate Aligerno , fu per secoli il fulcro militare della signoria della Terra di San Benedetto.
Pesantemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, è stata oggetto di un significativo restauro negli ultimi anni e domina ancora l'odierna città di Cassino. A loro ricordo a Cassino e nel Cassinate sorsero diversi cimiteri di guerra. Oltre a quello inglese, polacco e tedesco, nelle vicinanze di Cassino troviamo i cimiteri militari italiano Mignano Monte Lungo e francese Venafro.
Il cimitero di guerra di Cassino è un cimitero militare situato nei pressi del campus universitario Folcara, dove riposano i soldati dei paesi Commonwealth caduti nella battaglia di Montecassino durante la seconda guerra mondiale. Vi sono 4. È posto in una conca dietro l'altura dove si erge l'abbazia ed è sotto la sovraintendeza del ministero delle difesa italiano. Fu costruito dagli stessi soldati polacchi ed inaugurato all'inizio di settembre del Raccoglie le spoglie dei soldati del II Corpo d'armata polacco che, alla guida del generale Anders , combatterono a Montecassino nel maggio del Una parte del sacrario è riservata ai soldati di religione ebraica arruolati nel corpo.
Ogni 18 maggio viene organizzata una giornata commemorativa dove si raccolgono i superstiti rimasti, i loro familiari e i rappresentanti delle istituzioni polacche. Il cimitero tedesco sorge invece su una collina, detta Colle Marino, in località Caira. Il sacrario, curato e mantenuto da un'associazione privata e da militari tedeschi volontari, raccoglie non solo le salme dei soldati tedeschi morti a Montecassino, ma anche quelle ritrovate e riesumate nei cimiteri di guerra provvisori del meridione italiano Calabria, Puglia, Basilicata, Molise e Abruzzo , configurandosi come il più grande e importante cimitero di guerra tedesco in Italia.
Vi riposano più persone, molti i militi ignoti. Il cimitero è stato inaugurato nel Il palazzo, situato in via Di Biasio in prossimità di via Montecassino, è l'unico palazzo miracolosamente rimasto in piedi nonostante i bombardamenti che rasero al suolo la città.
- studentessa cerca uomo in nocera terinese.
- Patronato INCA CGIL > Home.
- Cassino: scova la signora delle pulizie, la colf dei tuoi sogni, stiro - ti-aiuto.
- cordignano ragazza single.
- ferrandina bachecha incontri.
La sua costruzione risale agli inizi dell'Ottocento e apparteneva alla famiglia del barone De Rosa, un imprenditore napoletano che prima di fare ritorno alla sua città natale vendette lo stabile a due famiglie di Cassino. Per la sua posizione strategica permetteva all'epoca di controllare la stazione ferroviaria di Cassino, nonché l'accesso alla città dalla Strada Nazionale per Roma e Sora fu occupato, durante la seconda guerra mondiale, da un plotone di paracadutisti tedeschi. La storiografia militare che si occupa della battaglia di Cassino cita spesso il palazzo chiamandolo Hotel des Roses, ma in realtà non è mai stato un hotel.
Nel dopoguerra fu completamente restaurato a causa dei danneggiamenti che aveva subito ed adibito a sede di uffici e scuole. L'edificio situato in corso della Repubblica, progettato dall'architetto Giuseppe Nicolosi , è uno dei più significativi elementi architettonici della città, in quanto fulgido esempio di razionalismo italiano. Si tratta di un edificio multipiano e multifunzionale di cinque piani: il piano terra destinato a locali commerciali, il primo piano ad uffici, il secondo, terzo e quarto ad abitazioni civili. Oltre ad essere un edificio cardine della ricostruzione, rappresenta un'esemplificazione delle teorie di Le Corbusier sull'" Unità d'abitazione ", nella quale la residenza è considerata inseparabile dai servizi che formano i suoi complementi immediati [20].
L'edificio che ospita le facoltà di Economia e Giurisprudenza dell' Università di Cassino è una delle costruzioni di maggior rilievo dal punto di vista architettonico della Cassino contemporanea. È stato inaugurato nel maggio del e costituisce il primo edificio del costruendo Campus Folcara. Ha un'altezza superiore ai 40 metri ed è strutturato in c. È articolato su tredici piani fuori terra.
Sotto il profilo funzionale, esso è articolato in zone specializzate.
Al di sopra del livello interrato, che contiene le centrali tecnologiche e vari servizi, è situata una piastra basamentale, che contiene gran parte delle 18 aule e la mensa, con una capacità di coperti. Più in alto sono situati i volumi contenenti gli uffici dei vari dipartimenti. La piastra di sommità contiene i centri audiovisivi delle due facoltà, organizzati in due corpi triangolari con piccoli locali di lavoro individuale, distribuiti anularmente su due livelli intorno a grandi spazi a doppia altezza, con coperture in parte trasparenti.
Il territorio di Cassino fa parte del parco naturale dei Monti Aurunci. È dotata di ampi spazi verdi ed attraversata da due diramazioni del fiume Gari che si riuniscono dando vita al suggestivo laghetto invaso da simpatiche nutrie. È dotato di viali alberati, panchine ed aree gioco per bambini ed è molto frequentato da persone di ogni età. Ospita, inoltre, eventi sportivi e culturali. L'intento è stato quello di creare un percorso che ricordi quotidianamente l'insegnamento ricevuto da questi uomini ed il rispetto per chi è morto per difendere lo Stato e l'idea di giustizia.
La Villa è nel centro di Cassino; l'ingresso principale è situato su Corso della Repubblica. Inaugurato nel , è il secondo parco cittadino. È situato nell'area dove sorgeva il Campo Boario, nel quale un tempo si svolgeva il mercato del bestiame. Oggi, oltre ad un'area giochi per bambini, vi hanno sede le associazioni che operano sul territorio comunale.
Vista la centralità del parco, viene spesso utilizzato come sede di eventi e manifestazioni. Le Terme varroniane sono un suggestivo parco naturale-termale nato nel dopoguerra nei pressi della sontuosa villa appartenuta a Marco Terenzio Varrone. Sono situate nella zona del territorio di Cassino detta Monticello, presso la stazione ferroviaria.
La zona sorgentizia delle Terme Varroniane è classificata come la più grande d'Italia. Da qui sgorgano migliaia di sorgenti che generano uno dei rami del fiume Gari. Si stima che il flusso sia di 18 metri cubi all'ora. La temperatura delle acque è di 13 gradi. Le acque, classificate come "bicarbonate medio-minerali fredde", sono diuretiche ed indicate per varie patologie gastriche, renali ed epatiche, nonché per alleviare la gotta. Il parco ospita oggi uno stabilimento idropinico, la sala congressi-banchetti, l'area concerti ed il camping internazionale, attrezzato con area pic-nic e per attività sportiva.
Ricerche più popolari
I ruscelli sono ricchi di fauna come trote , carpioni , anguille e lamprede. Si trovano in pieno centro, alle spalle della chiesa madre, in piazza Corte.
Da questo punto sorge il fiume Gari che, dopo un tratto sotterraneo, riemerge nella Villa Comunale. La scultura è ad opera dell'artista Umberto Mastroianni. Fu inaugurata nel e collocata poco distante dalla Rocca Janula dove, conseguentemente al recupero della fortezza, sarebbe dovuto sorgere il Parco della Pace. A Cassino vi è anche una seconda riproduzione della scultura che è situata in piazza XV Febbraio, nel pieno centro della città. Il monumento, realizzato in acciaio, dal peso di circa tonnellate, è costituito da elementi tubolari aggrovigliati che, partendo da un nucleo centrale, invadono lo spazio circostante.
Situato nella centrale piazza Enrico Toti , il monumento è composto da una statua in bronzo raffigurante l'estremo gesto in cui, l'eroe italiano della prima guerra mondiale, già ferito, scaglia verso il nemico la gruccia, poco prima di essere colpito a morte, il 6 agosto presso Monfalcone.
Il monumento è stato inaugurato nel Posta all'ingresso nord della città, è un'imponente opera bronzea dello scultore romano Giuseppe Ducrot. Alta circa tre metri e mezzo e posata su un enorme basamento lapideo, fu collocata in città nel in occasione della visita del pontefice Benedetto XVI. Di recente è stata valorizzata a seguito dei lavori che hanno interessato l'area ed è stata posta all'interno della rotonda di accesso a nord della città [22].
È stata istituita il 18 maggio a memoria e riconoscenza dei caduti del gennaio sul fiume Gari, teatro della prima battaglia di Cassino. Pesa Kg. Ogni sera alle Abitanti censiti [23]. La popolazione professa per la maggior parte la religione cattolica e afferisce alla diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo ma fino al faceva parte dell' abbazia territoriale di Montecassino. Le nazionalità più numerose sono le seguenti [24] :. Il dialetto cassinese è sostanzialmente di tipo campano , essendo la città appartenuta in passato dapprima al Regno di Napoli , e poi al Regno delle Due Sicilie fino al , e confinando con l'alto Casertano.
Negli ultimi anni il dialetto si è arricchito di numerosi neologismi, che non facevano parte del dialetto classico cassinese, e specialmente nei giovani tende a penetrare qualche elemento di origine romanesca, data la notevole frequentazione della capitale. Secondo il Maccarone, nel suo ampio studio sui dialetti di Cassino e Cervaro, esso appartiene al comune tipo napoletano con qualche caratteristica dei dialetti ciociareschi, abruzzesi e di quelli che dalle paludi pontine vanno fino a Velletri. Il sonetto "Vecchia Cassino", dello scrittore cassinate Gino Salveti , è rappresentativo degli elementi tipici del dialetto di Cassino.
Addo' si iutë tu, vecchia Cassinë, e addo' è fënuta tutta chella gente che senza te s'è morta malamente pecché n'te teneva cchiù vicinë!
Assistenza a domicilio, pulizie e stiro del tuo bucato a Cassino
Fattë 'stu brorë, assàggiatë 'sti beglië tagliarieglë, 'sta bella trippa Ma a me n'mmenetè. Sent'n addorë che ve'ra nu luntanë caurarieglië E më magnassë mo' sulë gliu corë! Nella lettura va tenuta presente la serie, interminabile quasi, di e mute, che restano mute anche nel corpo della parola Esempio: la parola italiana "finita", diventa in dialetto fënuta , ma si legge fnuta.
Le e restano, invece, intatte davanti al gruppo gl , sempre nel corpo della parola Esempio: la parola caurarieglië in italiano calderone nella pronuncia perde la e finale, ma mantiene la e che precede il gruppo gl ; la pronuncia diventa, dunque, caurariegli'. Il 9 luglio si tiene la processione in onore della Madonna dell'Assunta. Dalle 5 del mattino la statua della Madonna fa il giro delle parrocchie della città seguita dai fedeli che la ringraziano per la fine della pestilenza avvenuta il 9 luglio [25].